© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

 

Ruben era emigrato dalla Lituania in Fran­cia ed operava dalla Svizzera, dove era stato costretto a rifu­giarsi dopo l'occupazione nazista nel '40. Inseguito dalle SS riesce a fuggire in Turchia e da lì nella Palestina del Mandato Britannico. Non era comunista. Vedeva nelle forze sovietiche l'unico baluardo contro i nazisti per fermare lo sterminio degli ebrei. 

 

Sarà insignito da Stalin con la Stella di Lenin e in Palestina diventerà convinto sionista.  Riuscirà poi Ruben a meritare anche la Stella di David? 

Introduzione

 

Nel giugno del 1941, Hitler rinnega il patto Molotov–Ribbentrop e lancia l'Operazione Barbarossa contro l'Unione Sovietica. Nelle grandi battaglie che ne segui­ranno, a Mosca, a Leningrado a Stalingrado e infine a Kursk, con milioni di morti da entrambe le parti, l'Unione Sovietica riuscirà sempre vincitrice. Come si spiega che la parte più debole abbia sempre la meglio sulle mas­sicce forze dell'avversario?
Alcuni generali prussiani puntano alla sconfitta ger­ma­nica per far cadere il regime hitleriano e ottenere una pace separata. Nel mio racconto possono farlo solo con l'aiuto di Ruben, un gio­vane ebreo, un genio della crittografia, che trasmette ai sovietici in an­ticipo i piani di battaglia della Wehrmacht. I sovietici sono sem­pre preparati alla risposta, nel luogo giusto, nel momento giusto.

© 2023 Daniel Sher