© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

Pag. 260 - La medaglia

 

«Seguitemi per favore» disse, avviandosi verso il grande ufficio dell'Ambasciatore dove erano già rac­colti molti dei dipendenti.

 

Cechov consegnò il pacchetto all'Amba­sciatore e proclamò: «Come sapete, il compagno Stalin ha annunciato pochi mesi fa lo scioglimento del Comintern. Il compagno Pushkin metterà ora sul grammofono il disco del nostro nuovo Inno, che sostitui­sce l'Internazionale. Chi già lo conosce potrà unirsi al coro. Vi prego di met­tervi sull'at­tenti per questa piccola cerimo­nia.»

 

L'Ambasciatore aprì il pac­chetto, ne tras­se la medaglia, la Stella dell'Ordine di Lenin, poi prese il foglio contenuto nella busta e lo lesse, appuntando l'onorificenza al petto di Ruben. Era firmato da Joseph Vissarionovich che met­teva tra parentesi il so­prannome, Stalin, che si era scelto. Era intestato a Ruben Herkowits (Andrei Simonov) e la motivazione recitava: "per i ser­vizi particolarmente importanti nella difesa della patria socia­li­sta, rafforzando la capacità difensi­va dell'URSS".

 

«Naturalmente non specifica quali servizi. Io aggiungo però che, mettendo a rischio le vostre vite, avete raccolto e fornito in­forma­zioni preziose, dando un contribui­to decisivo alla sconfitta definitiva del nazismo, che è ormai vicina.»

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La Stella dell'Ordine di Lenin nella versione 1943

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