© 2023 Daniel Sher
Quando Boetzel sentì suonare alla porta del suo piccolo appartamento periferico si allarmò. A volte portava a casa delle donne, più o meno giovani, per goderne la compagnia fino al mattino dopo. A volte le convocava al telefono. Non gli capitava mai di ricevere visite inattese.
«Chi è?»
«Schutzstaffel» rispose una voce. Una visita inaspettata delle SS non era mai un piacevole incontro. «Apra per favore, abbiamo un messaggio per lei da parte dell'Oberführer Wessel.»
Quando la porta fu aperta, entrarono in quattro. Lo immobilizzarono senza dire parola, stando attenti a non provocare lesioni. Tolta dalla bocca la mano con cui gli avevano impedito di gridare, gli spremettero in gola una capsula di cianuro. Boetzel iniziò immediatamente a contorcersi per il dolore. Gli sembrò che gli strappassero l'intestino a mani nude, ma morì quasi subito. Lo depositarono sul letto, lasciandogli in bocca la capsula vuota, e si allontanarono senza lasciare traccia. Le indagini avrebbero confermato il suicidio.
© 2023 Daniel Sher