© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

Pag. 71 - Pierre Dubois

 

Pierre Dubois di mestiere si arrangiava.

 

L'unico suo possedi­mento era una barca e la metteva a frutto quando poteva. La por­tava a remi e si nutriva soprattutto del pe­sce pescato, ma riusciva a ma­lapena a ricavare dal suo lavoro ab­bastanza per mantenere se stesso. Se alla fine della giornata gli ballavano in tasca cin­quanta centesimi, sapeva dove trovare una bottiglia di bordeaux di scar­to. L'obiettivo di comprare un mo­tore restava un buon pro­posito, ma non si avvicinava mai.

 

«Hey! Ohé!» gridò Ruben poco dopo, vedendolo che stava at­traccando, un centinaio di metri più avanti.

 

...

 

Sulla strada tra Parigi e Lione, Mâcon, una cittadina di venti­mila abitanti, era la città più importante. Sotto certi aspetti sem­brava però un piccolo villaggio: le voci correvano in fretta.

 

«Voi siete i due che stanno cercando, vero?» Ricevuto un cenno affermativo, continuò: «Non posso farlo. Sarebbe troppo rischioso.»

 

Non sembrava però molto convinto. Il pensiero di un facile guadagno era allettante. Al di là delle parole, lo sguardo ne tradi­va il pensiero.

 

Si accordarono sul prezzo e salirono su quella specie di gozzo. Depositarono gli zaini a prua e si strinsero entrambi sul palchetto di poppa mentre Pierre, in mezzo, prendeva posto ai remi.

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