© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

Pag. 178 - Shamuel Farbstein

 

Non avendo nessuna persona di fiducia a cui affidare la ge­stione della banca dopo la sua dipartita, nonno Shamuel decise che era giunto il momento di cederla ad ABS, negoziando l'of­ferta della grande banca che da tempo lo corteggiava. "Lasciamo passa­re le festività ebraiche che quest'anno ci impegneranno fino alla fine di ottobre - scrisse - poi sono disposto a un incontro per va­lutare la vostra proposta. Nel frattempo potete mandare i vostri contabili ad esaminare conti economici, bilanci e tutta la docu­mentazione relativa."

 

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Erano in tre per parte e si disposero sui due lati lunghi del ta­volo, fronteggiandosi. L'obiettivo era condiviso e la negozia­zione era amichevole, ma la lotta si sarebbe fatta serrata al mo­mento di discutere il prezzo. Dopo le gentilezze di rito e qualche commen­to sul brutto tempo che non dava requie, Shamuel esordì, giocan­do la sua parte: «Ho deciso di vendere questo gioiello solo perché il mio unico figlio vuole diventare docente di chimica al Politec­nico. Sono pronto, col cuore spezzato, ad ascoltare la vostra proposta.»

 

«Comprendiamo la vostra sofferenza, ma siamo sicuri che quanto le offriremo potrà alleviarla» rispose il Presidente dell'ABS, pensando involontariamente a Shylock che preten­deva la sua libbra di carne.

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