© 2023 Daniel Sher
Ruben era alla radio quando arrivò il messaggio atteso. Lo trascrisse e iniziò a decifrarlo senza difficoltà, ma già dopo le prime parole il cuore gli fece un balzo in petto. Era nel vivo dell'azione. Era tra i pochissimi ad avere quelle informazioni ed erano informazioni che pesavano sulle sorti del mondo.
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Poco dopo arrivò anche la telefonata da Berna. Cechov si accertò che chi rispondeva fosse la persona giusta e disse semplicemente: «Kunsthaus. Giovanni Segantini. Ore 15:00».
Era molto alto, con una corporatura massiccia. Il volto con la mascella quadrata e gli zigomi marcati era quello di un uomo forte e risoluto. Esattamente come se lo aspettava Ruben, mentre Cechov quando vide quel giovane che non aveva la metà dei suoi anni, lanciò una maledizione al console che gli aveva chiesto di recarsi di persona.
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