© 2023 Daniel Sher
«Guarda chi arriva, Vincent Lebas.»
Quando il vice-prefetto si avvicinò al tavolo, si alzarono in piedi per accoglierlo e lo fecero accomodare.
«Monsieur Lebas! È un piacere vederla. Gioca?»
«Buonasera Jacques. Lascia stare il monsieur per favore! Si, sto giocando al tavolo là nell'angolo. Ti ho visto e volevo chiederti una cosa.»
«Sono a disposizione. Cosa posso fare?»
«Volevo sapere se anche quest'anno andrai a Vichy.»
«Certo. Dopo un po' non puoi più fare a meno delle terme. Ci torni come i cavalli tornano alla stalla. Però pensavamo di andare in primavera, non ora.»
«Allora vediamoci una sera con le consorti. Venite da noi a cena così possiamo organizzarci per andare insieme. Hai già preso il train rapide?»
«Non ancora. Siamo sempre andati con l'autovettura perché ci piace fermarci qualche giorno a casa nostra a Issy-l'Évêque, ma non vedo l'ora di provarlo: Parigi Vichy in meno di quattro ore!»
«D'accordo allora. Dirò a Michelle di chiamare Miriam per mettersi d'accordo. Buon proseguimento!»
Vincent si allontanò e Jacques riprese: «Come se ci fosse bisogno di una conferma. Avete visto? Cosa pensate che ci possa mai capitare in questo grande Paese che è la nostra patria? E adesso basta chiacchiere. Occupiamoci di cose serie.»
© 2023 Daniel Sher