© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

Pag. 24 - Vincent Lebas

«Guarda chi arriva, Vincent Lebas.» 

 

Quando il vice-prefetto si avvicinò al tavolo, si alzarono in piedi per accoglierlo e lo fecero accomodare.

 

«Monsieur Lebas! È un piacere vederla. Gioca?»

 

«Buonasera Jacques. Lascia stare il monsieur per favore! Si, sto giocando al tavolo là nell'angolo. Ti ho visto e volevo chiederti una cosa.»

 

«Sono a disposizione. Cosa posso fare?»

 

«Volevo sapere se anche quest'anno andrai a Vichy.»

 

«Certo. Dopo un po' non puoi più fare a meno delle terme. Ci torni come i cavalli tornano alla stalla. Però pensavamo di andare in primavera, non ora.»

 

«Allora vediamoci una sera con le consorti. Venite da noi a cena così possiamo organizzarci per andare insieme. Hai già preso il train rapide

 

«Non ancora. Siamo sempre andati con l'autovettura perché ci piace fermarci qualche giorno a casa nostra a Issy-l'Évêque, ma non vedo l'ora di provarlo: Parigi Vichy in meno di quattro ore!»

 

«D'accordo allora. Dirò a Michelle di chiamare Miriam per mettersi d'accordo. Buon proseguimento!»

 

Vincent si allontanò e Jacques riprese: «Come se ci fosse biso­gno di una conferma. Avete visto? Cosa pensate che ci possa mai capitare in questo grande Paese che è la nostra patria? E adesso basta chiacchiere. Occupiamoci di cose serie.»

ec04103eaeafa12c9e24e14cb0ea64919a793478
2843bbab7cef98920413557611a1cefa9b5a4280

© 2023 Daniel Sher