© 2023 Daniel Sher

La salita di Ruben

Pag. 105 - Al Consolato giapponese

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Il Consolato, sulla Belle­rivestrasse vicino all'O­pera House, si af­facciava direttamente sul lago. Ruben indos­sava lo smoking e Danielle un bell'abito da sera senza maniche, in chiffon di seta color corallo.

 

...

 

Seduti sul futon, Ruben a gambe incrociate e Danielle con le gambe ripiegate su un lato, godettero la dolce brezza che spirava dal lago, assaporando il saké caldo, seguito da una tazzina di bro­do di pesce palla. «È quello velenosissimo» lo informò Danielle, mentre Ruben lo beveva a piccoli sorsi. Si fer­mò e si voltò verso di lei con sguardo interrogativo. «Non preoccuparti. I cuochi che lo usano devono avere una licenza spe­ciale. Sanno come togliere il veleno al pesce palla. Per loro è un piatto prelibato.»

 

«Meno male. Quindi non volevano eliminarci!» rispose Ruben con un sorriso «comunque non mi piace».

 

«Allora non ti piacerà neanche il toboko, con le uova di pesce volante. Prendi solo il tempura di verdura» continuò Danielle che, a Parigi, era stata coi genitori nei migliori ristoranti giapponesi. In famiglia si astenevano dal mangiare maiale, ma non avevano pro­blemi con gli altri cibi proibiti, frutti di mare, gamberi, scampi.

Opera House

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